Testo di ' Filhos de Gdansk ' di Alexandre Nero e a Maquinaima

Um afoxé muito branco emerge das brumas
O vento frio e a bruma parecem não crer
Nos ursos polares, vampiros, destaques do bloco
Que varre a cidade de vodka e som
Velhos cristãos já sabiam fazer farra
Faltava era só aprender a bater agogô
Dentro e fora do tempo suingue quadrado
Quadris emperrados começam a estremecer
Será que Wojciela
De branco encara oxalá?
Será que o prefeito perfeito vai patentear?
Será que no ano que vem também vão desfilar?
Parece, disseram, que isso veio pra ficar
Loucos e lúcidos dançam nas ruas e parques
Sempre cantando em puro polaco-nagô
Agora que já misturaram dendê e Descartes
Gdanski, Curita e Bahia são da mesma cor

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