Testo di 'Voraz Solidão' di Claudivan Santiago

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O olho que mira na rua
E vê a paisagem no mesmo lugar
É um pouco da alma tão crua
Da face seminua do povo de cá
Que sonha, que sofre e que chora
Se alguém vai embora pro lado de lá
Que fica, que vai e que volta
Há sempre uma porta pra gente passar

Os tombos que movem os tolos
Transformam a todos em simples irmãos
De caras e bocas traídas
De pele polida na inundação
Do corpo, da alma e da mente
Do espírito que sente cada sensação
Das tetas jogadas ao vento
Dos corpos grudentos atados ao chão
Ehh! Voraz solidão, voraz solidão

Na mais estreita margem da vida
Se esconde a ferida da tal? Criação?
Onde não se vê bagaço, nem limbo, nem aço
Nem mesmo algodão
Por onde os bravios espreitam
Transportando a carga do vil coração
E a consciência desatina
Em cada esquina, voraz solidão

Ehh! Voraz solidão, voraz solidão

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