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Deus queira que esta
Vos mate a fome aos sentidos
Por agora
Deus queira que esta
Vos guarde a dor aos gemidos
Noite fora
Dançamos fandangos
Sobre uma navalha
Pássaros em bando
Em nuvens de limalha
E assim eu cá vou indo.
Vem-me o fel à boca
As tripas ao coração
A noite trás a forca pela sua mão
Sonho com fantasmas
De pele preta e luzidia
Com manuais de coragem e cobardia
Dizem que há sempre
Um barco azul para partir
Nosso hino
Embarca a alma
E os restos de um rosto a sorrir
Do destino
Põe o meu retrato
No altar de S. João
E uma vela com formato de canhão
Cansa-se esta escrita
Com dois dedos num baraço
Assim o quis a desdita
Vai um abraço.
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