Testo di 'Racconto d'estate' di Mario Venuti

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Ho preso un passaggio da un auto
che andava in paese
lungo una strada sterrata
nella mia stanza il silenzio di sera
pesa di più
I cani dietro ai cancelli e lampadine accese
per una festa in terrazza
l'incanto di nuove apparenze puntuale
è arrivato

Ah bellezza gioia e tristezza prendimi
è un lamento de mi soledad
Ah ebbrezza dolce amarezza cullami
nel lamento de mi soledad

Un soffio di brezza dal mare
ed io resto un po' sulla porta
studiando un saluto
è sempre quel mio eterno vizio
di rendermi dura la vita
A volte fa bene parlarne
a volte fa bene che resti per sempre
non detto
ed è semplice, semplice
tanto che lascia abbagliati

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