Testo di '1789' di Olívia Hime

1789 è una canzone di Olívia Hime il cui testo ha innumerevoli ricerche, quindi abbiamo deciso che merita il suo posto su questo sito web, insieme a molti altri testi di canzoni che gli utenti di Internet desiderano conoscere.

Ah, é preciso deixar a vazante do olhar
Inundar, carregar
Todo bem que se torturou,
Mas é impossível esquecer
Quando o quarto é prisão
E concedem perdão,
Sem nem ter o que perdoar
Ah, era coisa de sufocar...

Lar,
Quantas fugas no lar
Quanta gente no mar,
Clandestina aportar,
Tanta alma se desterrou,
Mar era coisa de se afogar

Réu,
Nunca vi tanto réu proclamado infiel
Pelo crime de alvorecer,
Quando o imposto era anoitecer
Nas manhãs do saber

Bar,
Quantos filhos no bar
Quantas mães a chorar,
Enterrar, suicidar
Tanta gente não suportou
Ah, era um eco geral no ar

Paz não se faz fabricar do sabor do vingar,
Nasce plena de amor na razão de quem liderar,
Paz é uma coisa que a alma traz

Deus, é preciso gritar,
Redimir, alertar
Cada ventre que conceber:
Preferível saber morrer
Quer viver, por viver.

Ah, Pelo crime de alvorecer,
Quando o imposto era anoitecer
As manhãs do saber

Ah, cada ventre que conceber:
Preferível saber morrer
Quer viver por viver.

Un motivo molto comune per cercare il testo di 1789 è il fatto di volerlo conoscere bene perché ci fa pensare a una persona o situazione speciale.

Qualcosa che succede più spesso di quanto pensiamo è che le persone cercano il testo di 1789 perché c'è qualche parola nella canzone che non capiscono bene e vogliono assicurarsi di cosa dica.

Speriamo di averti aiutato con il testo della canzone 1789 di Olívia Hime.

Su questa pagina hai a disposizione centinaia di testi di canzoni, come 1789 di Olívia Hime.

Impara i testi delle canzoni che ti piacciono, come 1789 di Olívia Hime, sia per cantarle sotto la doccia, fare le tue cover, dedicarle a qualcuno o vincere una scommessa.

Ricorda che quando hai bisogno di conoscere il testo di una canzone, puoi sempre contare su di noi, come è accaduto ora con il testo della canzone 1789 di Olívia Hime.